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Le lenti a contatto sono un presidio medico per la correzione di disturbi visivi quali miopia, ipermetropia, presbiopia e astigmatismo, disponibili in vari formati sia usa e getta che a lunga durata. Grazie alla loro comodità e praticità, esse rappresentano una valida alternativa agli occhiali da vista, specialmente per tutti coloro che non amano indossarli. Fondamentale è inoltre la loro corretta manutenzione per preservare la salute degli occhi
Le lenti a contatto consentono la correzione di disturbi alla vista di varie entità.
• Miopia
Tecnicamente, la miopia è un difetto refrattivo a causa del quale i raggi luminosi provenienti dagli oggetti posti a lunga distanza non vengono messi a fuoco sulla retina, ma davanti ad essa. Chi presenta questo disturbo ha perciò una visione ottimale da vicino e sfocata da lontano. Le cause della miopia sono riscontrabili sia a livello genetico che nello stile di vita (uso eccessivo del computer; leggere con la luce artificiale ecc.).
• Ipermetropia
Al contrario della miopia, l’ipermetropia è un difetto refrattivo che provoca la messa a fuoco di un’immagine al di là della retina anziché su di essa. Un soggetto ipermetrope riesce a vedere bene oggetti posti a una certa distanza, ma ha una visione sfocata degli oggetti vicini. L’ipermetropia spesso non dà sintomi, tanto da passare quasi inosservata. E’ possibile individuarla con una visita oculistica.
• Astigmatismo
L’astigmatismo è un difetto refrattivo che comporta una scarsa nitidezza della vista causata dall’ alterazione della superficie dell’occhio o delle strutture interne del bulbo oculare stesso. È un disturbo molto diffuso e i soggetti astigmatici possono essere al contempo miopi, presbiti o ipermetropi.
• Presbiopia
La presbiopia è un disturbo accomodativo che comporta una graduale e irreversibile riduzione della messa a fuoco a distanze ravvicinate. A partire dai 40 anni, il cristallino perde progressivamente la capacità di mettere a fuoco gli oggetti, rendendo difficili attività come la lettura o i lavori di precisione.
• Sindrome dell’occhio secco
La sindrome dell’occhio secco è un disturbo molto frequente che può comportare fastidi agli occhi quali prurito, bruciore e sensazione di corpo estraneo nell’occhio. Anche questo problema è facilmente risolvibile con l’utilizzo di lenti a contatto che idratano l’occhio e danno una sensazione di sollievo a lunga durata senza ricorrere alle lacrime artificiali.
Le lenti a contatto si differenziano in base alla loro durata.
• Giornaliere
Le lenti a contatto giornaliere sono semplici da utilizzare: si indossano al mattino e si gettano via la sera. Grazie al loro utilizzo di breve durata, non è necessario fare uso di portalenti e di ricorrere a soluzioni o prodotti per la loro pulizia e manutenzione. Le lenti a contatto giornaliere sono la soluzione ideale per coloro che vogliono utilizzare le lenti, evitando le complicazioni di pulizia ad esse associate.
• Bisettimanali o quindicinali
Progettate per essere indossate tutti i giorni per due settimane, le lenti a contatto bisettimanali o quindicinali devono essere indossate al mattino e levate la sera, conservandole in una soluzione disinfettante per tutta la notte. Al termine delle due settimane, ciascuna lente va gettata e sostituita con una nuova. Le lenti quindicinali possono essere utilizzate come lenti ad uso prolungato fino a un massimo di sei giorni consecutivi senza toglierle. Dopo i sei giorni vanno tolte e gettate. In questo caso è sempre meglio consultare prima uno specialista.
• Mensili
Progettate per durare un mese, le lenti a contatto mensili sono la tipologia di lenti più usata per la correzione di disturbi quali astigmatismo, miopia e ipermetropia. Esse vanno indossate durante il giorno e levate la sera, premurandosi di utilizzare prodotti detergenti per la pulizia e l’igienizzazione delle lenti. Al termine del mese esse risultano ancora morbide e confortevoli. Esiste anche una tipologia di lenti a contatto mensili ad uso permanente: si indossano per 15 giorni consecutivi senza doverle rimuovere e senza pulirle. Trascorso il periodo massimo di utilizzo, vanno gettate e sostituite.
• Trimestrali
Le lenti a contatto trimestrali hanno una durata di 90 giorni e presentano una superficie molto più liscia che consente di evitare un eccessivo accumulo di pulviscolo e microrganismi. Inoltre sono più resistenti all’usura. La manutenzione delle lenti a contatto trimestrali è uguale a quella di altri tipi di lenti non permanenti: esse vanno rimosse la sera e conservate nella soluzione igienizzante per tutta la notte. Al termine dei 90 giorni le lenti a contatto vanno gettate e cambiate.
Oltre che per la loro durata, le lenti a contatto si differenziano anche in base al modo in cui sono progettate.
• Sferiche
Le lenti a contatto sferiche sono la tipologia di lenti più comune. Progettate per coprire in modo uniforme la superficie dell’occhio, questo tipo di lenti viene utilizzato per correggere la miopia e l’ipermetropia. Proprio per la loro forma, le lenti sferiche provocano una visione leggermente distorta rispetto alle lenti a contatto asferiche, che tendono ad appiattirsi verso il bordo.
• Toriche
Le lenti a contatto toriche vengono utilizzate per correggere l’astigmatismo e i disturbi visivi ad esso associati, quali miopia e ipermetropia. Progettate con una forma completamente diversa dalle lenti a contatto classiche, le lenti toriche compensano la curva irregolare del cristallino e della cornea consentendo a chi presenta astigmatismo di avere una visione nitida per tutta la giornata.
• Multifocali per presbiopia
La caratteristica principale delle lenti multifocali per presbiopia, è la presenza in ogni lente di più zone di correzione della vista che consentono una visione ottimale a qualsiasi distanza. Grazie alla loro struttura, questo tipo di lenti a contatto permettono di correggere anche i difetti visivi abbinati alla presbiopia quali miopia e ipermetropia.
• Multifocali toriche
Diversamente dalle semplici lenti a contatto toriche e multifocali, le lenti multifocali toriche sono progettate per correggere contemporaneamente presbiopia e astigmatismo e i disturbi visivi ad essi associati, permettendo una messa a fuoco ottimale da tutte le distanze.
• Colorate
Esistono principalmente due tipi di lenti a contatto colorate: uno per puro uso estetico e uno per la correzione di disturbi alla vista. Nel primo caso, le lenti a contatto colorate vengono utilizzate unicamente per cambiare il colore dell’iride. Nel secondo caso si tratta di vere e proprie lenti a contatto graduate, che oltre a modificarne la colorazione, correggono i difetti alla vista dell’occhio. Le lenti a contatto colorate si differenziano inoltre in base all’intensità della loro colorazione. Vengono definite infatti lenti colorate opache il tipo di lenti che coprono interamente il colore naturale degli occhi, diversamente dalle lenti colorate intensificanti che ne valorizzano invece l’intensità.
Una corretta manutenzione delle lenti a contatto è fondamentale non solo per mantenerle sempre pulite e igienizzate, ma anche per preservare la salute degli occhi. Ciò che si consiglia è quello di seguire attentamente le istruzioni fornite da uno specialista e dal produttore. I passi da seguire per mantenere le proprie lenti a contatto sempre disinfettate sono i seguenti:
1. Prima di toccare gli occhi e le lenti, assicurarsi di aver lavato e asciugato molto bene le mani, in modo da evitare la trasmissione di germi e batteri.
2. Una volta lavato, riempire le vaschette del contenitore portalenti fino al bordo con la soluzione disinfettante.
3. Rimuovere le lenti a contatto facendo attenzione di iniziare sempre dallo stesso occhio. Questo eviterà confusione e quindi uno scambio di lenti.
4. Riporre la lente sul palmo della mano pulito e asciutto e versare sopra qualche goccia di soluzione salina. Quindi strofinare delicatamente con i polpastrelli. Questa operazione va eseguita anche prima di indossare le lenti a contatto.
5. Riporre accuratamente la lente a contatto nel contenitore portalenti e chiudere il coperchio. La lente rimarrà immersa nel liquido, che ne manterrà la pulizia per tutta la notte.
Esistono anche tutta una serie di cattive abitudini da evitare, per cui si consiglia di:
• Non dormire con le lenti a contatto, consigliato anche nel caso delle lenti ad uso prolungato.
• Evitare di nuotare con le lenti, dal momento che l’acqua è un veicolo per la trasmissione di batteri e quindi principale causa di infezioni.
• Non lasciare le lenti immerse nell’acqua di rubinetto o di bottiglia in casi in cui ad esempio non si ha il portalenti appresso.
• Non pulire le lenti a contatto con la saliva, dal momento che non si tratta di una soluzione sterile.
Si ricorda ancora una volta, che prima di fare uso di lenti a contatto, è sempre meglio consultare un esperto, in modo da attuare tutte le operazioni utili per tenere le lenti sempre pulite e disinfettate e preservare la salute dei propri occhi.
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